di Adela Kolea

L’arte, da secoli  partorisce, nutre ed alleva  i suoi eredi.
“Ha il mestiere nelle vene”, è un modo di dire, penso universale e internazionale, riferitosi all’eredità di una determinata professione – arte ed altro – ed il suo tramandarsi da generazioni in una famiglia.

“Ha l’arte nelle vene” , questo detto si potrebbe tranquillamente associare, alla piccola Emily Shaqiri. Emily ha 9 anni, è la figlia del ballerino di origine albanese, che vive e lavora in Italia, Ilir Shaqiri e dell’attrice italiana, Emanuela Morini, che ha raggiunto popolarità con i suoi ruoli nelle Soap opera , “Vivere” e “ Un posto al sole”.

Emily è una bella bambina dai capelli biondi e occhi azzurri. Frequenta la classe quinta elementare. Fin dalla tenera età è stata coinvolta ed ha partecipato con una confidenza innata, nel mondo dell’arte – da parte sua, in piena naturalezza e spontaneità – come se stesse praticando una cosa che le appartiene non solo dalla nascita, ma addirittura, ancor prima di nascere, da quando si trovava nella pancia della mamma. Infatti, il passato genealogico e la tradizione di famiglia, da parte di entrambi i genitori, in Emily sono stati tramandati con successo.

Il mondo dell’arte, per la piccola Emily consiste nel fare l’attrice, seguendo le orme di mamma Emanuela, la modella e la ballerina, in quest’ultima, seguendo le orme di papà Ilir.

Carlo Blasis, noto coreografo e danzatore italiano, sottolineava un concetto: ”Il successo o l’insuccesso nello studio della danza, dipende molto da come si iniziano gli studi: per questo occorre dare molta importanza alla scelta del maestro.”
In questo aspetto, la piccola Emily si potrebbe ritenere molto fortunata: lei studia e pratica la danza che le viene insegnata dal padre e dalla sua famiglia: dalla nonna paterna e dallo zio, entrambi ballerini, nella Scuola di Danza del papà Ilir, a Roma.

Inoltre, ha avuto un ruolo nella fiction “ Una buona stagione”, ha partecipato nel mondo della moda con cataloghi di moda e spot pubblicitari.
Scambiamo due parole con Ilir.

L’aspirante star della famiglia, vostra figlia Emily, e la sua predisposizione per l’arte: quali le sensazioni che si avvertono da parte tua Ilir, essendo stato anche tu, un figlio d’arte? 

E’ bello per un genitore, veder crescere bene il proprio figlio. Essere un bravo artista non è facile, anzi, richiede molti sacrifici e rinunce .
Emily è molto preparata, sia fisicamente che mentalmente, a sopportare al meglio quello che la danza , la moda e la recitazione richiedono. Serietà, disciplina e pazienza sono le armi che devono accompagnare la vita artistica di un giovane talento come lo è lei.

Le mie sensazioni sono uniche, in quanto mi rivedo 30 anni fa, quando iniziai la mia vita da ballerino e ora, più’ che a quei tempi, capisco quanto ho sacrificato  e dovuto rinunciare alla mia infanzia.

E’ difficile essere contemporaneamente un papà artista ed insegnante per la propria figlia?

Molto difficile… Perché, in sala prove devo essere un maestro severo e, a casa, un padre dolce e premuroso. Pretendo molto da Emily, perché ha tutte le premesse per diventare una bravissima ballerina e cerco di dare il mio massimo, così come richiedo il massimo da lei. Intanto nella sua classe di danza ci sono tantissime altre ragazze talentuose e la competitività professionale le aiuta a crescere meglio artisticamente.

Come affronta la piccola Emily, la grande responsabilità, la preparazione e l’impegno, fisico e psicologico che richiede il mondo artistico?

Le affronta con naturalezza e serietà. Spesso è stanca ma, ha uno spirito combattivo che l’aiuta  a superare le difficoltà e riuscire al meglio in tutto ciò che deve realizzare. Ci sono stati casi che ha dovuto essere presente sul set  e recitare fino alle 3 di mattina, ma sempre con sorriso e instancabile, ha portato a termine il suo lavoro .

Qual è il suo rapporto con gli insegnanti e con i compagni di scuola: la carriera artistica, insolita per la maggior parte dei suoi coetanei, influenza le loro relazioni?

Emily è molto socievole, brillante, disponibile e generosa con tutti i suoi amici. Senza montarsi la testa, anche se ha già un curriculum valido e unico per la sua età ( spot “Wind” con Panariello e Vanessa Incontrada, vari telefilm per bambini, moda Pitti bimbi Firenze, testimonial Harmont & Blaine bimbi, Fiction Rai 1 “Una buona stagione”, spot Angry Birds negli Stati Uniti ed Inghilterra , vari fotoromanzi ecc..)
Lei è semplicemente Emily che rispetta e ama le sue amiche. E’ massimo, il rispetto da parte sua per gli insegnanti a scuola e loro fanno in modo che la sua condotta  sia eccellente.

Secondo i risultati artistici ottenuti fin’ora dalla bambina nel binomio danza – recitazione, oppure diversamente detto: nelle orme di papà e della mamma, dove si nota la maggior predisposizione di Emily?

Difficile distinguerlo adesso. Lei ama danzare e recitare e, finché avrà la passione per entrambe, andrà avanti così. Sarà lei stessa in seguito a scegliere un giorno a quale dedicarsi di più.
A me personalmente piacerebbe che diventasse una bravissima attrice. Siamo già in troppi, dedicati alla danza nella mia famiglia.

Hollywood, come si suol dire, “è la patria dei figli d’arte”.
Per la vostra famiglia, potrebbe considerarsi un’eventuale metà da raggiungere per ottimizzare la vostra carriera?

Il mio Hollywood io l’ho trovato in Italia e sono felice così. Se un giorno Emily avesse l’opportunità e la carriera richiedesse che lei prosegua in USA, noi come genitori la accompagneremmo ovunque sia, come lo stiamo già facendo.

Dopo la serie televisiva “Una buona stagione”, ci sono altri progetti nella professione da attrice per la piccola Emily?
E qualche evento o spettacolo per la danza?

Ha appena terminato le riprese di un cortometraggio molto importante con un tema forte e doloroso per il sociale. E’ la protagonista nel ruolo di una bambina rapita da un maniaco, che riesce a salvarsi. Fanno parte di suoi ulteriori progetti futuri, anche vari set fotografici e moda.

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