Di Redazione
Sul palco dell’Eurofestival di Oslo insieme a Juliana Pasha c’è il violinista Olen Cesari. Nato e cresciuto in Albania, è giunto in Italia nel 1988 grazie a una borsa di studio e da allora vive e lavora nella scena musicale Italiana.
A Oslo difende i colori del suo paese d’origine, ma conoscendo lui e il suo curriculum non si può non considerarlo l’unico spicchio di Italia sul palco della Telenor Arena. Recentemente ha rinnovato la notorietà esibendosi a piazza San Giovanni in occasione del Concerto del I maggio
Olen Cesari non è solo un grandissimo virtuoso del violino ma un vero e proprio maestro della versatilità stilistica. Sotato di un talento raro che gli permette di rapire la mente di chi lo ascolta esibirsi su brani di Paganini, Mozart, Beethoven, Bach e Mendelssohn, istrionico e particolarissimo compositore di musica jazz e pop, incredibile performer e improviser sui palchi internazionali e infine produttore e arrangiatore di brani di successo. È quel tipo di musicista universale che così raramente si incontra oggi. Sa unire stili e sonorità musicali diverse trasformandole in viaggi verso emozioni e fantasie che fanno fare, letteralmente, il giro del mondo.
Nasce a Durazzo, in Albania, nel 1975 e inizia lo studio del violino a tre anni grazie alla madre concertista e insegnante. Definito “bambino prodigio” per le sue eccelse qualità interpretative, si esibisce in pubblico per la prima volta all’età di cinque anni. A sette porta in scena il suo primo recital e a tredici si diploma con lode presso l’Istituto Superiore dell’Arte di Tirana, vincendo anche la medaglia d’oro come miglior strumentista del suo Paese. Arrivato in Italia grazie ad una borsa di studio, comincia da subito un’intensa attività concertistica e calca i palchi delle migliori sale da concerto italiane.
Nel 1993 guadagna la notorietà grazie al programma Partita Doppia, dove vince il primo premio assoluto esibendosi con i Capricci di Paganini da lui stesso riadattati in chiave jazz. Dopo la trasmissione, molte testate giornalistiche nazionali lo definiscono come il nuovo Paganini. L’anno successivo si trasferisce a New York dove comincia ad esplorare tutti i generi musicali: dal jazz alla black, dal soul al rap, dal country all’etnica . Dopo un soggiorno di qualche anno a New York, anima l’esperienza romana di Il Locale dove si esibisce, tra gli altri, con Daniele Silvestri, Max Gazzè, Alex Britti, Carmen Consoli e Sergio Cammariere.
Nel 1997 conosce Lucio Dalla cbe, impressionato dal suo talento, gli chiede immediatamente di partire per il tour mondiale che lo porta a suonare nei più prestigiosi teatri del mondo fino all’esibizione di fronte al Santo Padre, Giovanni Paolo II, in occasione del concerto per il Congresso Eucaristico a Bologna, davanti ad oltre 2 milioni di persone. In questa occasione suona anche con la leggenda del rock mondiale Bob Dylan e con il geniale pianista jazz Michel Petrucciani. In questo stesso periodo suona anche con Franco Califano e nel 2001 inizia la tournée con Anna Oxa che durerà un anno. Tra le sue più solide collaborazioni è da menzionare quella, ormai quindicennale, con il cantautore Sergio Cammariere e, dal 2005 con Simone Cristicchi per il quale scrive gli archi del brano vincitore di Sanremo 2007 Ti regalerò una rosa.
Una delle passioni di Olen è quella per il cinema ed in particolare per la scrittura di colonne sonore. Scrive e produce le musiche per L’italiano di Ennio De Dominicis, assieme con Sergio Cammariere e per il film Non finisce qui di Maria Sole Tognazzi. Interviene poi nella realizzazione della colonna sonora del film Time to love di Giacomo Campiotti e scrive, e successivamente produce, la colonna sonora del medio metraggio Diamonds, bullets and fate, vincitore del Gold Grand Jury Award allo Houston Texas Film Festival nel 2005. Partecipa inoltre come ospite d’onore, con Eliza Duscku, all’Euro Video Gran Prix nel 2006 e a numerose trasmissioni televisive come ospite d’eccezione, tra le quali ricordiamo Domenica In, In Bocca al Lupo e Novecento. fonte: OlenCesari.com