Di Enzo Carrozzini
L’integrazione europea si realizza mediante programmi di collaborazione che mirano a consolidare i rapporti culturali tra paesi contigui o appartenenti ad una certa area geografica. È quanto sta avvenendo con il programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico, che è il braccio operativo col quale l’Unione Europea sostiene il processo di adesione dei paesi del Sud Est Europeo. Segnatamente l’Ipa mira a sostenere lo sviluppo armonioso e sostenibile della Regione Adriatica realizzando iniziative di cooperazione economica sociale e istituzionale, di salvaguardia di risorse naturali e culturali, prevenzione rischi, nonché accessibilità e reti. Il concorso fotografico Internazionale Adriatic Photo Contest è lo strumento col quale l’Ue realizza la valorizzazione delle aree in questione e mira alla creazione di un Museo Cultour che comprenda le seguenti aree : Italia, con il delta del Po, Slovenia con Postumia, Croazia con Rjeka, Montenegro con Podgorica, e Albania con Berat. Il concorso organizzato dall’associazione Delta(www.deltacontest.eu) prevedeva la partecipazione di fotografi professionisti, amatori e dilettanti, il 4 Maggio a Comacchio (Fe) ha avuto luogo la premiazione delle migliori immagini, e noi di Armonia siamo molto orgogliosi del terzo premio per il settore cultura conseguito dal Regista Videomaker Albanese ( e italiano di adozione), Adriatik Bardaku, grande amico e collaboratore delle nostre testata. Ieri, di passaggio per Bari, ha risposto alle nostre domande:
Ciao Adri, allora prima di tutto complimenti, ci puoi narrare come è nata la tua partecipazione al contest?
Avevo notato su internet la pubblicità del concorso, ho deciso di partecipare senza grandi patemi d’animo dal momento che svolgo un ‘altro mestiere, sebbene complementare. La curiosità e il desiderio di cimentarmi in un altra esperienza è stata la molla di tutto, così ho deciso di inviare un immagine colta nel corso di un reportage.
Parlacene…
E una immagine colta nel corso di un reportage matrimoniale, cui non mancano diffetti tecnici ovviamente, ma chi conosce la fotografia di strada reportage, sa perfettamente che ci sono dei momenti irripetibili da non perdere, indipendentemente dalla tecnica.. Negli ultimi periodi mi sono dedicato alla fotografia, ottenendo anche dei lusinghieri riscontri, per questo sono molto felice di aver ottenuto un riconoscimento ufficiale perché il mio modo di descrivere la vita mediante le immagini iniziano ad essere apprezzate. (Poi con una risata contagiosa, si schermisce modestamente e dice): mi avranno dato il premio perché il concorso si chiama Adriatic come me…..
Puoi raccontarci come si è svolta la serata?
Ho vissuto con grande emozione quei momenti e non nascondo di aver provato commozione quando, nella sala allestita come la serata degli Oscar, in cui ogni partecipante ignorava l’esito, si è dato l’avvio alla proiezione delle immagini, e devo riconoscere che tantissime erano davvero bellissime. Eravamo 302 ad aver presentato le opere, e lì per lì ho pensato che non sarei entrato nemmeno tra i primi cento, poi il presentatore ha scandito il mio nome, la mia foto sullo schermo, davvero ho sentito un tuffo al cuore… In quel momento commovente ho pensato a me, al mio Paese, al mio Paese d’adozione L’Italia, grazie al quale sto continuando la mia esperienza professionale e di vita. Tutto troppo bello, sono felicissimo.
Chi ritieni dover ringraziare?
Tutti coloro che mi sono vicino, chi mi consiglia e chi esprime giudizi severi sul mio lavoro. Le critiche aiutano a temprarsi, la stima è il supporto emotivo che ti fa amare di più il tuo lavoro, ma essere coi piedi per terra con la cassetta degli attrezzi colma di voglia di migliorare con grande umiltà la ritengo fondamentale nel mio mestiere.
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